Tumore al fegato: interventi di chirurgia più precisi grazie alla stampa 3d
Responsabile: Guido Torzilli
Research program: cancer
Per il prof. Guido Torzilli, responsabile di Chirurgia Generale Epatobiliare, e il suo team, la stampa 3D è molto più di una tecnologia: è una rivoluzione nel modo di pianificare e affrontare gli interventi chirurgici. Grazie alla creazione di modelli anatomici personalizzati, i chirurghi possono studiare in dettaglio le strutture da operare, prevedendo meglio eventuali difficoltà e pianificando le soluzioni tecniche più idonee a superarle. Tutto questo a beneficio dei pazienti che possono così fruire di approcci validati attraverso simulazioni e studi anatomici in grado di renderli più aderenti all’esigenze di un trattamento oncologicamente radicale e anatomicamente rispettosi dell’organo e della sua funzionalità.
Il potenziale della stampa 3D però non si ferma alla preparazione: Il team sta sviluppando anche tecniche di guida per la resezione epatica che sfruttano la stampa 3D, permettendo così di personalizzare l’intervento in base alle esigenze specifiche di ciascun paziente. Un approccio che permette di aumentare la precisione della procedura che diviene così nel vero e proprio senso della parola incentrata sullo specifico paziente con un grado di accuratezza mai raggiunta. E’ come se si compisse in sala operatoria qualcosa paragonabile al salto tecnologico occorso passando dal microscopio ottico a quello elettronico: il dettaglio riceve quell’attenzione che prima non era pensabile raggiungere per limiti tecnici. Una nuova prospettiva in grado peraltro di meglio standardizzare procedure complesse ampliandone la fruibilità da parte dei pazienti. Ogni modello stampato sarà per quel dato paziente e lo sarà sulla base di uno studio sofisticato costruito sulle caratteristiche della persona da operare.
La tecnologia aiuta le idee a diventare pratica clinica, per offrire ai pazienti soluzioni su misura, riducendo i rischi e migliorando il recupero post-operatorio. Una nuova frontiera per la chirurgia oncologica, che guarda al futuro con strumenti sempre più avanzati e una visione sempre più umana della cura.
Fotografia di Maki Galimberti, da sinistra: Guido Costa, Nada Mansour, Paolo Oliva, Fabio Procopio, Guido Torzilli, Jacopo Galvanin