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Enciclopedia

Vista

Assieme al tatto, all’udito, al gusto e all’olfatto, costituisce uno dei cinque sensi. Nello specifico, è quello preposto alla percezione degli stimoli visivi.

Che cos’è la vista?

E’ il senso che consente di discriminare distanza, forme, rilievi e colori di ciò che viene osservato. La visione binoculare (ovvero quella eseguita da entrambi gli occhi contemporaneamente) permette la percezione della tridimensionalità degli oggetti (visione stereoscopica).

Il meccanismo che consente di vedere ciò che ci circonda è molto complesso. Per far sì che gli stimoli visivi che colpiscono gli occhi vengano interpretati in maniera corretta dal cervello è necessario che, prima di giungere alla retina, gli stimoli luminosi passino attraverso le numerose componenti trasparenti che formano l’occhio (cornea, umor acque, cristallino e vitreo).

Delle cellule altamente specializzate chiamate fotorecettrici o recettori retinici presenti sulla retina (circa 6 milioni di coni e 120 milioni di bastoncelli) trasformano gli stimoli luminosi in impulsi nervosi (i coni rispondono ad elevati livelli di intensità luminosa, mentre i bastoncelli rispondono invece a dei bassi livelli). Tali impulsi nervosi vengono pertanto trasmessi dalle vie ottiche (un complesso sistema che è formato da chiasma ottico, nervi e tratti ottici nonchè corpi genicolati) a una precisa area del cervello, la corteccia visiva, che è deputata alla loro decodifica.

La visione è un processo attivo: una volta che l’immagine di ciò che stiamo osservando viene impressa sulla retina, il processo visivo è in grado di discriminare delle informazioni differenti in base alle richieste elaborate dal cervello. È tale meccanismo che rende possibile la messa a fuoco di specifici particolari di un oggetto (come la distanza, la forma o il colore) rispetto ad altri dettagli.

I difetti della vista sono i seguenti: la miopia (la visione è nitida da vicino e invece sfocata o indistinta da lontano); l’ipermetropia (la visione è sfocata e indistinta da distanza ravvicinata e invece nitida da vicino); l’astigmatismo (le immagini vengono percepite deformate e tale deformazione è tanto maggiore quanto più elevato è il grado di astigmatismo); la presbiopia (un disturbo – causato dalla riduzione fisiologica della capacità di mettere a fuoco le cose che si trovano a distanza ravvicinata – che insorge in genere non prima dei 45 anni) e l’ambliopia (una condizione che si caratterizza per una riduzione dell’acuità visiva e le cui cause non sono ancora del tutto note.

A cosa serve la vista?

E’ il senso che presiede alla percezione degli stimoli visivi consentendo di discriminare distanza, forme, rilievi e colori di ciò che viene osservato.

Le informazioni riportate costituiscono indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico.