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Enciclopedia

Infezioni da ferrite

Come si contraggono le infezioni da ferite?

Quando si parla di infezioni da ferite, solitamente ci si riferisce alle ferite chirurgiche. Queste ultime non sono mai sterili, ma nella maggior parte dei casi non si infettano perché il sistema immunitario riesce ad eliminare i contaminanti in modo efficace.

Tuttavia, una complessa interazione tra fattori che dipendono dal paziente (età, stato di nutrizione, obesità, diabete, ipovolemia, scarsa perfusione tissutale, assunzione di steroidi o di altri immunosoppressori), dalle caratteristiche della ferita (ad esempio dalla presenza di sepsi o ematomi), dai microbi presenti (virulenza, quantità e caratteristiche microambientali) e dalla stessa operazione chirurgica (contaminazione ambientale, di strumenti o altro materiale che sia stato portato in camera operatoria, durata dell’intervento, ipotermia) può condurre alla comparsa di processi infettivi.

Sintomi e malattie associate

L’infezione da ferite può essere associata a:

  1. ferite maleodoranti
  2. capogiri o battito cardiaco accelerato
  3. febbre
  4. ferite calde, rosse, dolenti e gonfie

Che cosa sono le infezioni da ferite?

Fra i principali microrganismi responsabili di infezioni da ferite si possono includere:

  1. Klebsiella pneumoniae
  2. Candida albicans
  3. streptococchi del gruppo D
  4. altri streptococchi
  5. altri Gram-positivi aerobi
  6. Bacteroides fragilis
  7. Staphylococcus aureus
  8. stafilococchi coagulasi-negativi
  9. Enterococci
  10. Escherichia coli
  11. Pseudomonas aeruginosa
  12. Enterobacter
  13. Proteus mirabilis

Nella maggior parte dei casi si tratta di batteri che sono normalmente presenti nella flora del paziente, ad esempio su mucose e pelle.

Oggi a preoccupare la comunità medica è soprattutto l’esistenza di numerosi ceppi di questi microbi resistenti ai trattamenti; a destare particolari preoccupazioni sono soprattutto lo stafilococco aureo resistente alla vancomicina e quello resistente alla meticillina.

Cure e trattamenti

Il trattamento delle infezioni da ferite prevede la pulizia della ferita stessa, cui può essere associata, nei casi più gravi, anche l’assunzione di antimicrobici (a seconda dei casi: daptomicina, telavancina, ceftarolina, cefalosporine, penicillina, vancomicina, linezolid, fluorochinoloni o metronidazolo, a volte in combinazione).

Potrà inoltre essere necessario eliminare i punti di sutura e drenare la zona infetta.

Disclaimer: Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. In caso di malessere è consigliabile rivolgersi al proprio medico o recarsi al presidio di Pronto Soccorso.

Le informazioni riportate costituiscono indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico.