Gonfiore addominale - Humanitas 5x1000 Facebook Twitter WhatsApp LinkedIn Telegram

Enciclopedia

Gonfiore addominale

Di solito è il sintomo di un accumulo di gas nell’intestino o nello stomaco. Può essere associato a un dolore, anche intenso, e a causarlo possono essere alcuni cibi, bevande gassate, la cattiva abitudine di mangiare troppo frettolosamente, le gomme da masticare, il fumo, lo stress o l’ansia. Non è però da escludere che tale manifestazione possa anche essere la conseguenza della presenza di una malattia che richiede specifiche ccure.

Quali malattie si possono associare al gonfiore addominale?

Le patologie che possono essere associate a gonfiore addominale sono:

  • Intolleranza al lattosio
  • Malattia di Chagas
  • Occlusione intestinale
  • Peritonite
  • Sindrome dell’intestino irritabile
  • Tifo
  • Tumore del colon-retto
  • Tumore dell’ovaio
  • Ulcera duodenale
  • Appendicite
  • Calcoli alla cistifellea
  • Celiachia
  • Cirrosi epatica
  • Colecistite
  • Fibrosi cistica
  • Gastroenterite virale
  • Ulcera gastrica

Si rammenta come questo non rappresenti un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di sintomi persistenti.

Quali sono i rimedi contro il gonfiore addominale?

Isolati episodi di gonfiore addominale tendono a risolversi da soli. Nel caso in cui ricorrano nel tempo può essere utile cercare di ridurre l’assunzione di alimenti e bevande che favoriscono l’accumulo di gas nell’apparato digerente, come ad esempio mele, pere e pesche, lattuga, cipolla, cereali integrali, fagioli, broccoli, cavolini di Bruxelles, cavolo e cavolfiore e bibite gassate. In alcuni casi potrebbe essere utile limitare (o addirittura evitare in toto) anche il consumo di latte e dei suoi derivati.

Con gonfiore addominale quando rivolgersi al proprio medico?

È bene rivolgersi al medico qualora il gonfiore persista nonostante gli accorgimenti alimentari e se è associato a diarrea, dolori addominali forti o persistenti, perdita di peso ingiustificata, dolore al petto, sangue nelle feci, cambiamento del colore delle feci e modificazione della frequenza delle evacuazioni,

Le informazioni riportate costituiscono indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico.