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Enciclopedia

Infezione da Streptococco di gruppo B

Come si contrae l’infezione da Streptococco di gruppo B?

Questo tipo di infezione può essere trasmessa da madre a figlio durante il parto. La modalità di trasmissione tra soggetti adulti non è invece nota.

Sintomi e malattie associate all’infezione da Streptococco di gruppo B

Le infezioni da streptococco di gruppo B possono essere asintomatiche; infezioni gravi possono invece essere associabili a:

  1. infezioni cutanee
  2. infezioni delle ossa e delle articolazioni
  3. infezioni del sangue (sepsi inclusa)
  4. infezione dei tessuti molli

Nei neonati possono invece essere associate a due sindromi. La prima – più precoce – compare a meno di una settimana dalla nascita, mentre la seconda, che è più tardiva, colpisce bambini di età compresa tra i 7 e i 90 giorni. In entrambi i casi, il problema può essere associato a:

  1. meningite
  2. sepsi
  3. polmonite

Infine, nel corso della gravidanza l’infezione da streptococco di gruppo B può causare:

  1. infezioni delle vie urinarie
  2. decesso del feto
  3. infezioni del sangue (sepsi inclusa)
  4. amnionite

Che cos’è l’infezione da Streptococco di gruppo B?

Lo streptococco di gruppo B (Streptococcus agalactiae) è un batterio che può infettare a qualsiasi età, ma che può causare delle infezioni particolarmente pericolose nei neonati.

Il 25% circa delle donne sono portatrici dello streptococco di gruppo B a livello del retto o della vagina; per questo motivo durante la gravidanza (in genere tra la 35ma e la 37ma settimana di gestazione) è necessario sottoporsi ad un test al fine valutarne la presenza.

L’età media dei soggetti adulti (che non siano in stato di gravidanza) con infezioni da streptococco è di 60 anni e il rischio di infezioni gravi aumenta con l’avanzare dell’età.

Cure e trattamenti

Le infezioni possono comparire e scomparire senza dar luogo a dei sintomi specifici. In caso di positività al microbo nel corso della gravidanza, è tuttavia importante somministrare degli antibiotici durante il travaglio; in tal modo il rischio di trasmissione al bambino si riduce di 20 volte (1:4.000 rispetto a 1:200). La somministrazione avviene tramite flebo ed è efficace solo durante il travaglio.

Anche nei neonati il trattamento prevede la somministrazione endovena di antibiotici, ma in caso di infezioni gravi possono essere necessarie delle ulteriori procedure.

Negli adulti l’antibiotico più usato è la penicillina; in caso di infezioni delle ossa o dei tessuti molli possono essere necessarie ulteriori procedure, ad esempio degli interventi chirurgici.

Disclaimer: Le informazioni riportate in questo articolo rappresentano solo delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. In caso di malessere è consigliabile rivolgersi al proprio medico o recarsi al più vicino presidio di Pronto Soccorso.

Le informazioni riportate costituiscono indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico.